Alle armi Savoia
“Vede? Siccome né anche a Corte i libri si salvano, perché non me li portino via, ci ho scritto sopra il mio nome”, con queste parole - riportate scherzosamente da Carducci - la regina sottolineava l’importanza che dava alla sua collezione libraria, nella quale erano confluite alcune opere appartenute a Carlo Alberto e a Vittorio Emanuele II, nonchè alcuni libri legati alle armi Savoia del figlio Vittorio Emanuele e della nuora Elena. Le legature in seta, in marocchino, in pergamena, alle armi o con i monogrammi dei reali sono il riflesso del gusto della loro epoca e trovano naturale collocazione nella biblioteca della regina, il cui senso di appartenenza ne era appagato.