Le “perle” della Regina
Tra tesori editoriali e legature di pregio
Bionda, alta, sensibile e orgogliosa, volitiva senza asprezza e dotata di una sincera curiosità intellettuale, Margherita esercitava un grande fascino con il quale, una volta divenuta regina, seppe influenzare fortemente le decisioni del marito e della sua corte. Sullo scorcio del XIX secolo, attraverso le parole di giornalisti e scrittori, nacque il fenomeno del “margheritismo”: dal settimanale di moda al cappellino, dalla pizza alla torta, dall’abito al rifugio alpino, tutto parlava della regina, simbolo di rigenerazione morale e oggetto di ammirazione per l’eleganza, il sorriso e la grazia regale. Margherita dimostrò un eccezionale talento e una notevole versatilità nelle attività di rappresentanza, ben consapevole del fascino esercitato sugli interlocutori.
Viene qui esposta una piccola parte dei libri offerti alla Regina e corredati da dediche degli autori. Ci troviamo davanti a una varietà stupefacente: scrittori di varie nazionalità e appartenenti agli ambiti più lontani, dalla scienza alla medicina, dalla poesia alla geografia, tutti vollero allacciare un legame privilegiato con la sovrana. Tanti volumi inoltre costituiscono, con il loro corredo di immagini, un’importante testimonianza della storia d’Italia in cui la fotografia si inserisce in un contesto di riferimenti alla storia del paesaggio, dell’architettura e della costruzione del territorio, con il suo bagaglio di usi, costumi, tradizioni e trasformazioni. Varietà e ricchezza sono il comune denominatore dello “stile Margherita” che tanto peso ebbe nella moda dell’epoca: le legature dei libri così come gli abiti diventano il biglietto da visita con cui ammantare un contenuto prezioso. I libri presenti in legature editoriali mostrano la grande fantasia e la ricerca della bellezza anche in oggetti comuni: testi inglesi, tedeschi, francesi, vestiti secondo le stesse regole, testimoniano un gusto internazionale capace di attrarre tutti i ceti sociali.