Dediche e versi illustri
Viene qui esposta una piccola parte delle centinaia di libri offerti alla Regina Margherita e corredati da dediche degli autori. Ci troviamo davanti a una varietà stupefacente: scrittori di nazionalità diverse, in lingue diverse e appartenenti agli ambiti più lontani, dalla scienza alla medicina, dalla poesia alla geografia, tutti vollero allacciare un legame privilegiato con la sovrana. Dalle rinomate società come la Dante Society del Massachussets, agli autori più umili, le parole che scelsero sono indicative dell’ascendente che Margherita seppe esercitare sulle arti e sulla cultura, ben fuori dai confini d’Italia. Tra le dediche istituzionali e retoriche e quelle più intime e familiari troviamo anche veri componimenti poetici, tra cui spicca quello autografo di Andrea Maffei, inserito nel suo volume di Odi di Anacreonte.
Donna regal se darmi / potesse il Reo cantore/in mercé dell'amore/ che posto ho nei suoi carmi/ la sua penna famosa / io tingerla vorrei nel porporino / calice d'una rosa,/ or che la musa mia/t'offre nella natia/ italica favella/le armonie che le grazie, a cui sorella/ verace sei, destaro/ da quel labbro divino/che tanto a loro fu caro./Ma poichè l'immortale /penna, o donna regale,/ non ho d'Anacreonte e le mie corde/ logore or sono e sorde/per l'età grave, nè sottrarne un suono/degno di te, la prova io ne abbandono./ Solo io ti prego che se mai concetto/Vello, gentile, eletto,/magnanimo, sublime/ti appare in queste rime,/ ond'io ridire il canto/del greco vate ardia,/immagina che sia/ispirato da te, da te soltanto/ Firenze 26 luglio Andrea Maffei